MISTERI ed ENIGMI UFO, PARANORMALE e CRIMINOLOGIA

il blog di GIANPAOLO SACCOMANO, 35 anni di studi, ricerche e sperimentazioni su

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martedì 4 agosto 2015


Cinema e curiosità

NON HO SONNO di Dario Argento
 e le variazioni di sceneggiatura 

NON HO SONNO (2001) di Dario Argento è un buon thriller a tinte forti, con molti effetti speciali, ambientato in una Torino cupa e notturna, che a tratti ricorda (volutamente) Profondo rosso. A mio parere, insieme a “La Sindrome di Stendhal”, l’ultimo film veramente ispirato che Argento abbia diretto…



In occasione della sua messa in onda su IRIS, giovedì 6 agosto ore 21,10, voglio segnalarvi una curiosità che mi riguarda e, specificamente, una variazione di sceneggiatura che proposi ad Argento durante la lavorazione del film. Tale variazione non fu poi attuata, ma resta la mia soddisfazione per aver partecipato ad un progetto così importante.

Di seguito la trama del film (senza spoiler):
A Torino, nel 1983. Vediamo il commissario Moretti (Max Von Sydow) accanto a Giacomo, che ha assistito inerme alla barbara uccisione della madre da parte di un sadico killer, ma non l’ha visto in volto. Eccessivo l’omicidio, in puro stile Argento-Stivaletti: un corno inglese usato per sfondare la trachea della donna. Con un salto temporale di diciassette anni, scopriamo che il killer - chiamato il nano assassino - non è morto come si pensava, ma torna a colpire, uccidendo due prostitute. Il vecchio commissario Moretti, che soffre d’insonnia ed è in pensione, si occupa del caso insieme a Giacomo (Stefano Dionisi), che torna a Torino per capire chi ha ucciso sua madre. Riprendono gli omicidi, tutti bizzarri, e il commissario si rende conto che si basano sulle le strofe di una vecchia filastrocca, ripresa da La fattoria degli animali e contenuta nel libro scritto dal presunto killer (La fattoria della morte), il nano, che era un autore di gialli. Il colpevole, come regola, sarà il meno prevedibile, dopo che il regista ci ha però fatto sospettare di tutti, persino del fantasma del vecchio killer (il nano Vincenzo)….
 
Questa è la variazione di sceneggiatura che avevo proposto, riguarda l’omicidio di Mel al vecchio lavatoio:

Alla toilette Mel chiama qualcuno al cellulare, sentiamo solo brani della conversazione:
 “ Avevi ragione, la mia amica Lorena (è la prostituta uccisa sul treno) segnava tutti gli appuntamenti sull’agendina… l’ho trovato. Si chiama… (non si distingue il nome)”
 “Brava! Bel lavoro! Adesso ci penso io… a quel bastardo gli scuciamo venti milioni, per cominciare!” è Beppe, il guardamacchine della stazione, a rispondere all’altro capo del telefono “…naturalmente dieci a me e dieci a te. Mi basta che tu mi “copra le spalle”, quello è uno con cui non scherzare! …il posto lo sai, fissiamo domani sera, alle 11…telefono subito.”
Mel sorride soddisfatta chiudendo la comunicazione, poi si rassetta un attimo e, svelta, esce dai bagni; si sente a disagio anche se non è entrato nessuno, è come se qualcuno la spiasse…

Mattinata successiva, esterno cimitero cittadino. Giacomo sistema dei fiori sulla tomba della madre; ha l’aria sconvolta e trasale sentendo la voce di Moretti – “Ero sicuro di trovarti qui, figliolo…sono passati degli anni, ma non sei il solo che non riesce a dormire sapendo che l’assassino di tua madre è ancora libero.  Credimi, mi dispiace…ma forse puoi ancora aiutarmi…”

“Mi lasci in pace, Moretti. Ho già detto tutto alla polizia ed è servito a ben poco, visto che “il nano” è ancora in giro ad ammazzare gente!” replica Giacomo, mentre tenta di allontanarsi.
 “A volte si trascurano dei particolari, degli indizi apparentemente insignificanti...” l’anziano poliziotto lo prende per il braccio “…ad esempio dei dettagli: sulle amicizie, sul lavoro…”
“Che vuole ci sia… mia madre era una donna tranquilla, insegnava musica e piaceva ai suoi alunni… da qualche parte devo avere ancora i loro quaderni, i loro compiti…”
“Giacomo, è tardi devo rientrare in università” è Dora che, sopraggiunta, li interrompe “lo vuoi il passaggio o torni con il signore?”  “Vengo subito, Dora.” Giacomo ne approfitta per congedarsi “lo vede commissario, lei cerca aiuto da uno che si è pure fatto ritirare la patente… arrivederci”.
“…mi piacerebbe vederli, Giacomo…” soggiunge Moretti salutando i due giovani “..quei quaderni, intendo.”

 
Quella notte, presso il vecchio lavatoio, Mel rabbrividisce, poi con circospezione entra nel lugubre locale, è sempre in comunicazione con Beppe, al cellulare: “Sei sicuro che fili tutto liscio?” Beppe, che sta guidando da qualche parte, la rassicura: “Tranquilla! Nessun pericolo. Quello ha lasciato il denaro ed ora sta tornando a casa…non l’ho perso d’occhio un momento! Devi solo recuperare il pacchetto coi soldi e filartela. Adesso sta entrando in un’area di servizio…”

Mentre Mel si fa largo nello squallore dell’ambiente, un occhio malevolo la fissa dall’oscurità. La bella cubista si china per raccogliere l’involucro sotto la vasca, ma subito caccia un urlo, un ratto l’ha sfiorata. Spaventata, afferra il pacchetto e con ribrezzo si rende conto che nella mano le è scivolato un occhio umano! Di colpo si sente la musica di un carillon.
 
 Mel, terrorizzata, corre verso l’uscita, ma il sibilo di una catena che le aggancia il fragile collo rompe il silenzio e la ricaccia nell’incubo. La figura apparsa dal nulla le è addosso, la ghermisce, inesorabile, e con violenza inaudita le sbatte il viso devastandolo contro il marmo freddo; una, due volte e poi ancora…mentre una voce dal tono infantile ripete: “prego, dammi l’agendina! Dammi l’agendina!…”
 
Beppe sta in auto all’area di servizio e non capisce cosa stia succedendo (al cellulare solo rantoli e gorgoglii) impreca perché ha perso di vista il ricattato, poi qualcuno batte al finestrino…”Che vuole?!..No! Non è possibile! Cristo, no! Non farlo, ti prego” urla, disperato….
Gianpaolo Saccomano
 

                                                                            
  

NON HO SONNO di Dario Argento (Personaggi ed interpreti principali):

Max Von Sydow: Ulisse Moretti 
Rossella Falk: Laura De Fabritiis, madre di Vincenzo

 Stefano Dionisi: Giacomo Gallo

 Chiara Caselli: Gloria (Chiara sarà poi protagonista di un altro film a cui sono molto legato come sceneggiatore: "COVER BOY" di Carmine Amoroso)


 Roberto Zibetti: Lorenzo Betti

 Paolo Maria Scalondro: Commissario Manni

 Gabriele Lavia: Avv. Betti

 Roberto Accornero: Fausto

 Daniela Fazzolari: Maria Luisa, fidanzata di Lorenzo

 Barbara Lerici: Angela

 Massimo Sarchielli: Leone

 Diego Casale: Beppe

 Alessandra Comerio: signora Betti

 Elena Marchesini: Mel (la gattina)

 Aldo Massasso: Detective Cascio

 Barbara Mautino: Dora (la coniglietta)

 
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