MISTERI ed ENIGMI UFO, PARANORMALE e CRIMINOLOGIA

il blog di GIANPAOLO SACCOMANO, 35 anni di studi, ricerche e sperimentazioni su

UFO e CRIPTOZOOLOGIA
PARANORMALE e GHOSTHUNTING
TRUE CRIME e INSOLITO



lunedì 13 aprile 2015

ghosthunting

Ex MANICOMIO DI VOGHERA (PV): UN CARCERE PER IL CORPO E LO SPIRITO, UNA FERITA PER L'ANIMA ?



Il sottoscritto, con il gruppo S.I.R.P. (Società Italiana Ricerche Paranormali), ha avuto la possibilità di poter eseguire un' indagine in ambito parapsicologico in una location al contempo suggestiva ed inquietante, pregna di un passato fatto di sofferenza e prevaricazione che ha saputo, in tempi più recenti, trasformarsi in un'esperienza di ricerca e umanizzazione del disagio mentale e della malattia psichica . Il luogo di cui stiamo scrivendo è l 'Ex Ospedale Psichiatrico di Voghera, luogo di ben 83.000 mq di superficie e 12.800 mq di tetri e cupi sotterranei, in cui ancora si respira aria di desolazione e sofferenza. Proviamo a descrivervi la nostra indagine.
 
 

 
Prima di iniziare il posizionamento dell'attrezzatura per la ricerca, Riccardo, Nicolò e Fulvio, eseguono un primo sopralluogo nei tenebrosi sotterranei, e subito al termine del primo corridoio, che sembra senza fine, hanno un riscontro. Una voce o un sussurro, non ben definito sentito chiaramente a non più di venti cm dall'orecchio di Riccardo... un mormorio che sembra "dire" o "sussurrare" (WOOOOOOOOOO), udito in maniera inequivocabile anche da Nicolò e Fulvio. L'adrenalina sale, si eseguono foto ovunque, ma non si vedrà nulla. Gianpaolo, Emanuela e Dario si avventurano nella struttura ospedaliera vera e propria:
 
 
un dedalo di androni, corridoi e stanze per la maggior parte spoglie o in completo abbandono, ma che trasudano il loro inquietante vissuto e sono irrimediabilmente segnate dall'incuria e dall'ultimo devastante terremoto che ha reso addirittura impraticabile il piano superiore dell'intero palazzo centrale. Le sensazioni di Emanuela si manifestano subito in maniera evidente e, tra le varie, presenze da lei percepite (pazienti, ma anche personale infermieristico...), si dettaglia nettamente quella di una paziente anziana, minuta e vestita da bambina, che nonostante l'età si comporta proprio come una bimba alle prese con delle figurine di carta da ritagliare.
 
 
La presenza, in passato tra i pazienti psichiatrici, di una vecchina con queste caratteristiche, sarà confermata in toto dal sig. Maurizio, custode e "sorvegliante storico" di questa struttura e delle storie che ad essa sono legate.
Terminato il primo sopralluogo e raccontata l'esperienza agli altri componenti del team, si procede con l'installazione degli strumenti e dei vari registratori digitali (modificati appositamente per infrasuoni e ultrasuoni e per gli EVP).
 

 

Ad uno ad uno, meticolosamente, queste sofisticate apparecchiature vengono posizionate e attivate prima negli immensi sotterranei, qua e là ingombrati da oggetti insoliti ed inquietanti (una sedia a rotelle arrugginita, attrezzi e rifiuti) e poi nella parte più carica di dolore: la cosiddetta "curva" per la sua forma a semicerchio, il luogo più spaventoso in assoluto, che si trova più o meno al centro della struttura ospedaliera e che aveva funzioni di contenimento per i pazienti più difficili e pericolosi, soprattutto prima dell'avvento degli psicofarmaci. All'operazione sovrintende Gianpaolo, che controlla anche che non ci siano possibili anomalie di origine naturale o create artatamente da  estranei e malintenzionati.


Nei sotterranei, in cui Fulvio ha posizionato la ns. centrale operativa, prima di tutto sottoponiamo tutta la zona ad un'analisi dettagliata delle onde elettromagnetiche, che abbondano e che sono talvolta influenzate dai numerosi cavi elettrici sopra la nostra testa. I percorsi vengono anche fotografati con termocamera da Gianpaolo e controllati passo a passo con il K2 da Dario.  Non appena addentratici nei meandri oscuri di quei tunnel senza fine, dall'atmosfera carica di umidità e polvere ecco che un rilevatore elettromagnetico trizona, rileva delle anomali proprio davanti a noi, con valori che oscillano e ritornano, come se qualche "presenza" stesse divertendosi a giocare a nascondino.
Lasciamo il luogo dei sotterranei per indagare nella parte della "curva", luogo emotivamente molto "carico" e particolare, in quanto vi venivano rinchiusi i "pazienti" più pericolosi, sia per gli altri ospiti della struttura sia per loro stessi. Erano segregati in celle piastrellate e senza angoli, il cui unico arredo era il letto di ferro fissato al pavimento a cui questi poveri disgraziati venivano legati per giorni e giorni senza potersi muovere, quando non erano sottoposti ad elettroshock o a terapie innominabili. Di queste stanzine, che ispezioniamo, uno per volta per evitare crolli strutturali, a temperature variabili tra i -6 e i -8 °, tredici di esse sono ancora visibili nella struttura, con nessun angolo all'interno per evitare che gli ospiti si auto-lesionassero. Una prova spaventosa e tangibile della grande drammaticità dell'ala sono dei graffi fatti a mano nuda, ancora evidenti, su una porta di ingresso dello stanzino.




In questa zona si sono eseguite tutte le rilevazioni del caso, e abbiamo avuto anche un interessantissimo riscontro con un EVP. Qualche istante dopo la nostra sensitiva Emanuela, ha percepito una sensazione che era la stessa dell'EVP precedente. Tale interessante file si può trovare e scaricare gratuitamente dalla pagina Facebook SILENT EVP Studio che è curata da Fulvio Caimi e collegata al nostro gruppo SIRP.
Dopo una pausa per riprendere le energie (si tenga conto che le nostre indagini durano mediamente dalle 5 alle 8 ore consecutive e che questa, in particolare, è stata condotta, con temperature medie di -2°,durante una notte nebbiosa e gelida, per evitare disturbi esterni che potrebbero indurre a falsi positivi) riprendiamo i sopralluoghi dai sotterranei, per eseguire altri rilevamenti e una sessione EVP più dettagliata, zona per zona.
 


Terminata la nottata di ricerca, e dopo un'accorata preghiera (il ns. gruppo ha una forte connotazione cattolica) per le anime che, secondo la ns. sensitiva in gran numero sono ancora legate a questo istituto, e che, addirittura, tramite contatto con Emanuela, hanno portato un messaggio molto personale e commovente a Gianpaolo, già dal giorno seguente si analizzano i vari filmati registrati. Sono oltre 24 ore di video, divise per 4 videocamere fisse, e ci risulta strano uno spezzone di filmato in cui si notano ben cinque presunti orbs, tutti insieme, che sembrano fare una gara tra loro.
Continuando l'analisi video notiamo un abbassamento esagerato di tensione proveniente da una nostra videocamera IR e, quasi contemporaneamente, una sorta di luminescenza apparire dal fondo del tunnel che ci si trovava di fronte. La cosa ci ha sconcertato, soprattutto perché in quel momento nei tunnel non c'era nessuno, neppure qualcuno dei gatti la cui presenza avevamo già notato in precedenza. I video citati sono tutti visibili sul nostro gruppo S.I.R.P. su facebook.


L'indagine è stata dal punto parapsicologico  molto interessante, con riscontri non indifferenti, anche se non eclatanti. Dal punto di vista fisico e psicologico è stata per tutti noi molto delicata e anche molto dura.
Il gruppo S.I.R.P. ed il sottoscritto ringraziano per questa fantastica esperienza il comune di Voghera, l' A.S.L. competente e il Sig. Maurizio per l'ospitalità e la collaborazione.
                                                          Gianpaolo Saccomano e il team S.I.R.P.


Ex Ospedale Psichiatrico di Voghera
fenomeni rilevati:
variazioni elettromagnetiche, evp (electronic voice phenomena), orbs anomali, sagoma termica, sussurri, mormorii passi, interazione medianica, chiaroveggenza, assorbimento energetico anomalo, luminescenza

Nessun commento:

Posta un commento